Nell'offrire un'interpretazione complessiva dell'opera di Dante, Marco Santagata si sofferma sui principali momenti della sua produzione, dalla "Vita Nova" al "De vulgari eloquentia", alle "Rime" e alla "Commedia", mettendone magistralmente in luce i tratti essenziali, la raffinata tecnica di costruzione dei personaggi e la fitta trama di rimandi che il poeta tesse consapevolmente in uno straordinario sforzo di sistematicità. Da questo sfondo emerge, sopra ogni altra cosa, l'io di Dante, autore, narratore e personaggio insieme, che sempre usa il dato autobiografico contingente per investirlo di una portata universale, trovando destino e fatalità dietro i fatti della sua stessa vita