Antologia e storia della
letteratura italiana ed europea
1.1 Duecento e Trecento
1.2 Quattrocento e Cinquecento
Guida alla scrittura
2.1 Seicento e Settecento
2.2 Primo Ottocento
2.3 Secondo Ottocento
3.1 Tra Ottocento e Novecento
3.2 Primo Novecento
3.3 Secondo Novecento
L'Opera
Il
Filo rosso nasce dalla collaborazione fra
docenti universitari e docenti di scuola superiore, uniti dalla convinzione che studiare letteratura significhi ricostruire un tessuto, annodare fili lontani ma solidi che legano gli autori e le opere, attraverso le quali essi dialogano: cuore della proposta sono i
Moduli di Lettura, che pongono al centro dell’insegnamento i grandi autori e le grandi opere italiane e straniere, permettendo, attraverso esse, la progressiva ricostruzione del contesto storico-letterario.
Il filo rosso è il primo manuale che propone lo studio integrato delle opere, della storia letteraria e della storia della lingua. I 3 volumi dell’opera sono divisi in sezioni cronologiche, articolate in:
– Profili di storia della letteratura (PSL),
moduli che trattano in modo organico e sintetico il quadro della storia, della
cultura, della letteratura straniera e italiana del periodo.
– Storia della lingua (STL), moduli che illustrano, con chiarezza e
semplicità, gli snodi fondamentali dell’evoluzione della lingua italiana, con
particolare riferimento alla lingua letteraria: una novità nel panorama della
manualistica scolastica.
– Moduli di Lettura (MdL):
costituiscono il nucleo centrale del manuale e uniscono le informazioni
fondamentali relative alle opere presentate con il corredo di testi antologici.
Sono ordinati cronologicamente, e intitolati a grandi autori della letteratura
sia italiana che straniera dei quali mettono in primo piano l’opera più
significativa, seguita dalle opere minori.
– contesti e confronti: la sezione conclusiva del Modulo di Lettura presenta autori italiani e stranieri
collegati al contesto culturale dell’autore del modulo o per confronto tematico, formale, di genere.
– Intersezioni: dopo ogni MdL brevi schede approfondiscono temi, generi, o suggeriscono relazioni con altre discipline (arte, scienza, musica, filosofia, cinema).
Allegata al I volume la Guida alla scrittura fornisce, dialogando con lo studente, nozioni,
indicazioni pratiche ed esercizi per l’analisi testuale e la scrittura, con particolare attenzione alle tipologie dell’esame di Stato (analisi del testo, saggio breve, articolo di giornale, tema)
Completa l’offerta formativa la Guida per il docente, una per anno di corso, con l’illustrazione del progetto didattico, programmazioni annuali complete, la sezione Come utilizzare i MdL, prove di verifica per ogni MdL.
Presentazione degli Autori
Discorso della letteratura e discorso sulla letteratura. L’insegnamento della letteratura è, prima di tutto, un esercizio di equilibrio. Un esercizio difficile, perché in bilico fra la voglia di identificarsi con l’oggetto, di essere il canale privilegiato attraverso il quale i giovani fanno esperienza della letteratura, e la necessità di prenderne le distanze e farsi discorso sulla letteratura.
Oggi, l’essere veicolo di trasmissione della letteratura, più che una voglia, è una necessità.
Forse è esistito un tempo nel quale la familiarità degli studenti con i testi
letterari poteva essere considerata un dato acquisito e la lettura una attività
anteriore e parallela a quella scolastica, un tempo cioè in cui la didattica
della letteratura consisteva quasi unicamente in discorso sulla letteratura, in
metadiscorso. Se mai è esistito, nella nostra scuola (e si può aggiungere, nella
nostra università) di quel tempo si è perso anche il ricordo. Da almeno tre o
quattro generazioni la maggioranza degli italiani che hanno completato gli studi
ha avuto proprio nelle aule scolastiche il suo primo significativo incontro con
la letteratura; oggi, poi – e, prevedibilmente, ancor più nel futuro multietnico
e multiculturale che già si è aperto –, la scuola sembra rimasta l’unico canale
attraverso il quale i giovani possono conoscere e sperimentare qualcosa
dell’universo letterario. L’obiettivo di far leggere letteratura è, dunque,
tutt’altro che nuovo; nuovi, invece, sono i modi per conseguirlo.
Da una fase
nella quale la sollecitazione delle emozioni poteva risultare una conseguenza
del discorso critico e storico sulla letteratura, diciamo un aspetto implicito e
quasi automatico dell’azione didattica, si è progressivamente passati a
considerare il momento della scoperta e dell’identificazione emotiva come
preliminare e autonomo e, perfino, a guardare con sospetto, quasi come fosse di
ostacolo, il discorso sulla letteratura. Nessuno, crediamo, vorrà negare
l’importanza primaria del ruolo promozionale della scuola; crediamo anche, però,
che parole d’ordine suggestive e in sé stesse corrette come “piacere del testo